Archivio 2013

Capodanno a quattro ruote nell'Istria invernale

Chi ama il mare d’inverno, con le sue solitudini e le sue struggenti suggestioni, l’Istria mostra il suo volto più magico, intimo e conviviale. Situazioni che hanno sedotto Osvaldo Ferretti, giornalista della rivista Caravan e Camper Granturismo.

L’Istria, penisola dal territorio affascinante, magnifica nei paesaggi del litorale, pittoresca nel suo entroterra, vive il suo massimo successo turistico nella stagione estiva. Eppure, anche a chi ama il mare d’inverno, con le sue solitudini e le sue struggenti suggestioni, l’Istria mostra il suo volto più magico, intimo e conviviale. Situazioni che hanno sedotto Osvaldo Ferretti (giornalista della rivista Caravan e Camper Granturismo e autore di diversi reportage sulla Croazia) organizzatore di raduni in camper del Ropa Club di Bologna, che ha pianificato dal 28 dicembre al 3 gennaio 2014, il quarto raduno camper di Capodanno in Istria.

Dopo aver scelto come locations nelle precedenti  edizioni, Puntizela (2 volte) e Punat sull’isola di Krk, per il Capodanno 2014 il gruppo Ropa composto da 29 equipaggi in camper, capitanato da Osvaldo, avrà come base il camping Porto Sole di Vrsar (Orsera), l’unico peraltro in tutta l’Istria e forse nell’intera Croazia, che da quest’anno sperimenta l’apertura invernale.

Il programma del raduno, concordato con il Gruppo Maistra, è un mix di visite guidate alla scoperta di borghi ricchi di storia e tradizioni e a luoghi d’incantevole e selvaggia bellezza. E poi pranzi, degustazioni di prodotti tipici, folclore e musica. Il fine anno verrà festeggiato con un gran cenone, musica dal vivo e fuochi artificiali sul mare. E non mancheranno i momenti di relax circondati da una scenografia eccezionale.

L’Istria, regione a due passi dall’Italia, è una meta molto apprezzata da chi pratica il turismo in camper e non solo nel periodo di massimo affollamento delle località costiere. Una delle peculiarità di questa forma di turismo è infatti quella di non avere limiti temporali e di muoversi secondo il ritmo delle stagioni. Si configura dunque, per i territori visitati, una grande opportunità di sviluppo anche fuori stagione.

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