Eredità architettonica austroungarica e architettura moderna

L'Arsenale


A metà del XIX secolo, sotto il dominio austroungarico, Pola diventò base da guerra principale e si diede inizio alla costruzione dell'Arsenale navale militare della marina austroungarica. Situato sulla costa meridionale della baia di Pola, circondato da alte colline e protetto dalle isole di Brioni dal lato del mare, grazie alla sua grandezza e posizione ben riparata da venti e da onde è uno dei porti naturali più proficui. I primi lavori sono iniziati nel 1848, con la costruzione di tre magazzini, mentre la prima pietra è stata posta nel 1856 dall'Imperatrice Elisabetta. Contemporaneamente sono stati costruiti l'ospedale militare navale e la caserma Franco Giuseppe.

L'Arsenale era costruito e organizzato in maniera molto moderna, con varie officine come quelle per la fabbricazione di alberi maestri e vele, officine per macchinisti, carpentieri e officine di montaggio con gru, ma anche fonderie di ferro. Per il complesso di tutte le officine e delle banchine erano necessarie 52 caldaie con 36 macchine a vapore e motori a gas. Già verso la metà del XIX secolo due scali di alaggio coperti sull'isolotto Scoglio degli Ulivi (Uljanik) che facevano parte dell'Arsenale sono stati esportati tramite una costruzione di ferro prodotta nella ferramenta di Witkowice, il che indica che le nuove tendenze architettoniche erano presenti anche a Pola. La tradizione dell'ingegneria navale a Pola persiste e continua a svilupparsi grazie al cantiere Uljanik ancora oggi.

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