Museo in visita
Dalla documentazione museale:
Museo etnografico dell’Istria attraverso manifesti e filmati
Il Museo etnografico dell'Istria espone alcuni aspetti visivi della propria attività tramite manifesti e filmati inclusi nella documentazione museale. Oltre ai materiali visivi elencati, nel fondo di documentazione vengono conservate le fotografie come pure i negativi fotografici.
Il materiale visivo è di grande importanza per la presentazione delle attività del Museo e del Centro per la cultura immateriale dell'Istria ad esso associato. I curatori, la pedagogista museale e la ricercatrice-documentarista collaborano con i designer (a volte anche con gli architetti) per creare un'identità visiva attraente e di alta qualità per le mostre, le manifestazioni e gli eventi didattico-educativi del Museo.
Il manifesto, inizialmente esposto in luoghi pubblici come forma di comunicazione, perde il suo scopo primario una volta conservato nel museo. Registrato e documentato, rimane spesso l'unico testimone permanente dei programmi museali completati, raramente riapparendo in pubblico. Va sottolineato che alcuni manifesti sono pure opere d'arte che tali rimangono dopo aver completato la funzione comunicativa originaria.
Il Museo etnografico dell'Istria utilizza il film come metodo di documentazione, spesso registrando a livello amatoriale ricerche sul campo, le interviste con gli interlocutori, i vari eventi e fenomeni culturali. Nel fondo di documentazione vengono conservati principalmente materiale inedito e bozze, solitamente curando da se il montaggio del materiale, mentre rare volte si utilizzano servizi professionali di editing e di post-produzione.
Riteniamo che alcuni dei film dell'EMI-MEI offerti siano di qualità sufficiente per essere classificati come film etnografici, confermando così l'interpretazione di questo genere di film come un'impresa scientifico-professionale-artistica.
Questa mostra presenta una rassegna di soluzioni progettuali per manifesti espositivi e attività di programma, mostrando come il film venga utilizzato non solo come dispositivo, ma anche come strumento metodologico e di ricerca all'interno del museo.
