Vini istriani

Rinascimento enologico istriano

Già nel lontano 1884 in tutta l’Istria nascevano le cooperative che si occupavano, tra le tante altre cose, anche della lavorazione dell’uva. Un enorme contributo al settore, specie per quanto concerne la qualità della vinificazione a livello regionale, venne dato dalle cosiddette Cantine sociali di Buie (Buje), Verteneglio (Brtonigla), Montona (Motovun), Cittanova (Novigrad), Parenzo (Poreč), Rovigno (Rovinj) e Umago (Umag), nelle quali i produttori di uva portavano tutto il raccolto in lavorazione.

I primi riconoscimenti di qualità vennero elargiti ai vini istriani in occasione della Grande rassegna mondiale del vino di Torino, nel 1902, dove risultarono tra i primi al mondo, subito dopo quelli delle potenze del settore di quell’epoca, Spagna e Francia. Si trattava di vini rossi, prevalentemente del terrano che all’epoca prevaleva tra le varietà di viti presenti in Istria.

La Malvasia istriana, attualmente la varietà locale più comune, ebbe il suo primo esordio alla Grande rassegna economica giubilare del 1891, a Zagabria (Zagreb).

Anche le rassegne del vino in Istria, manifestazioni in occasione delle quali i vini vengono valutati e premiati, hanno una lunga tradizione. Il primo assaggio pubblico di vini istriani, primo in assoluto nella nostra regione, venne organizzato il 27 e il 28 novembre 1901 dalla “Società economica” di Pisino (Pazin).

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